Cenni storici

Proxima fluens aqua e monti bus oriunda, si per saxa praeceps devolvitur, ut est in Guarceno Campaniae. (Lucius Moderatus Columella 50 d.C.)


Guarcino sorge a 625 metri di altezza sul livello del mare, su un costone dei Monti Ernici. Nel suo territorio comunale si trovano le due sorgenti, Capo Cosa a 1.185 m., e Caporelle a 934 m, da cui si origina il fiume Cosa, un piccolo affluente del fiume Sacco.

Il territorio di grande importanza naturalistica è sormontato dal massiccio di Campocatino, un altopiano a circa 1800 m di quota. Lo circondano le vette dei Monti Ernici, che raggiungono e superano i 2000 metri di altitudine e da cui si gode il panorama del basso Lazio fino al mar Tirreno, comprese le Isole Pontine. Il clima è caldo e temperato, con precipitazioni più frequenti in inverno che in estate, 950 mm è il valore di piovosità media annuale. La temperatura media annuale di Guarcino è 12.3 °C.

Sui monti Ernici è presente anche il Monte Vermicano famoso per il suo abisso, una delle grotte più estese del Lazio. Si tratta di un sistema carsico molto complesso che attualmente conta 4 ingressi (Vermicano, Gresele, Tana degli Eretici e GnomoGnomo). Furono esplorati i primi 50 m del grande pozzo d’ingresso il 10 settembre 1972, fino ad esaurimento delle scale, con successivi tentativi fino al dicembre dello stesso anno. Nel 1973, precisamente l’11 ed il 12 agosto una squadra raggiunse il fondo. Ad oggi, è una delle mete preferite per gli speleologi di tutta Italia.

PRODOTTI

Conosciuta in tutto il territorio ciociaro per i suoi dolci, Guarcino da oltre un secolo produce per sé e per gli amanti dei prodotti tipici i suoi ormai caratteristici Amaretti. Di forma ovale e colore marrone chiaro a base di mandorle, albumi d’uovo e zucchero, l’Amaretto è il vanto della città. Inconfondibile per il suo profumo ed il sapore delicato e gustoso, viene festeggiato ogni anno a fine Luglio.

Altro orgoglio gastronomico è il Prosciutto di Guarcino, riconosciuto prodotto agroalimentare tradizionale del Lazio e prosciutto DOP. Forma anatomica, colore rosso, sapore salato, stagionatura di 7-8 mesi, peso medio di 8-10 Kg, si produce secondo tradizione solo nei mesi invernali da maiali che pascolano allo stato brado. Con l’avvento delle nuove tecnologie, si è estesa la produzione anche agli altri mesi.

Orgoglio del territorio guarcinese è anche la Cartiera che dagli inizi degli anni ’90 produce ed esporta carte per pavimenti o arredamenti di uffici e case. La capacità produttiva è di circa 50.000 tonnellate annue.

SPORT

Alle spalle della città di Guarcino, il complesso montano di Campocatino ospita una delle stazioni sciistiche più antiche e frequentate del Lazio e del Centro Italia. Tramite i 18 Km di strada statale, comoda ed in salita, si raggiunge la stazione sciistica con 1 seggiovia e 3 skilift , impianto molto frequentato sia in inverno che in estate dagli abitanti di tutto il Frusinate e non solo. La stazione offre 15 Km tra piste di discesa, fondo e snowpark ed è inoltre un luogo tra i più nevosi dell’Appennino, grazie all’esposizione diretta alle correnti umide occidentali.

Oltre allo sci è possibile praticare il downhill in bicicletta durante il periodo estivo oppure equitazione o trekking grazie ai vari sentieri e percorsi proposti. La stazione è inoltre dotata di un Hotel, un Residence, numerosi ristoranti, bar e noleggi di attrezzature.

La principale squadra di calcio della città è lo Sport Village Guarcino che milita nel Girone N frusinate di 2ª Categoria.

STORIA E CULTURA

Il comune di Guarcino vanta origini storiche molto antiche. Già in epoca romana, l’importanza di questa città era legata alla favorevole posizione strategica, tra la valle dell’Aniene e la valle del Cosa/Sacco. Conosciuta come Varcenum degli Ernici, dalla sua fondazione nell’VIII secolo a.C. era località famosa per l’abbondanza di fonti di acque curative, prima tra tutte quella di San Luca.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, in seguito alle incursioni barbariche dei Saraceni, la città si fortificò, erigendo torri di avvistamento e protezione. In epoca medievale, il centro si arricchì con elementi architettonici e decorativi, tutt’ora visibili, ed acquisì notevole importanza per i legami politici con Roma durante i pontificati di Innocenzo III e Bonifacio VIII, figlio della nobil donna Emilia Conti, originaria di Guarcino.

Uno scontro importante, legato alla lunga lotta tra Papato ed Impero, avvenne sotto le mura di Guarcino nel 1186, tra un milite dell’esercito di Enrico VI (figlio di Federico Barbarossa) che aveva posto Guarcino in stato di assedio ed un cavaliere guarcinese di nome Malpensa. Quest’ultimo risultò vincitore del duello e salvò il paese dalla distruzione e dal saccheggio. Una statua bronzea in piazza Umberto I ne commemora le gesta.

L’isolamento e la bellezza selvaggia dei luoghi non fu solo un vantaggio strategico, ma un’attrazione forte anche per molti eremiti e anacoreti, tra cui San Benedetto da Norcia che, nel suo viaggio da Subiaco a Montecassino, passò per Guarcino. Un altro eremita, Sant’Agnello Abate, da Napoli, venne a Guarcino e si ritirò per ben sette anni in una spelonca sui monti della cittadina, diventandone successivamente il Patrono.

Tra le numerose chiese del paese sono da ricordare la Collegiata di San Nicola e la Chiesa di San Michele Arcangelo, entrambe originarie del XVIII secolo. Rivestita da decorazioni tardo-barocche, la Collegiata, consacrata nel 1760, contiene al suo interno numerose opere pittoriche del ‘700, tra cui una del Ranucci, della scuola del Cavalier d’Arpino, e del Balbi. Inoltre, di grande rilevanza artistica sono il soffitto in legno della sagrestia, il pulpito ed il coro dei canonici con la sedia episcopale. Da non dimenticare la magnifica statua del Patrono Sant’Agnello Abate. La Chiesa di San Michele Arcangelo invece, eretta sui resti del Tempio pagano di Marte, ha struttura ad unica navata e venne adattata nel 1587 per ospitarvi le monache benedettine. Nonostante i numerosi interventi tra il XVI e il XVII secolo, la Chiesa conserva la torre campanaria a vela, unico esemplare in tutto il territorio laziale. All’interno sono visibili molti affreschi del 1600, altri di pregevole interesse sono conservati nella cripta.

Come detto in precedenza, altro vanto di Guarcino sono le fonti, presenti nelle vicinanze del centro abitato. Le acque minerali delle fonti di Filette e di San Luca sono infatti curative: molto apprezzate sin dagli inizi del 1900, sono tornate ad essere imbottigliate e commercializzate a partire dal 2002.


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